Bosnia Serbia Croazia 2015, del regista Mladen Mitrović, documentario.
Questo film documentario è scritto dal regista partendo da una sorta di autobiografia che ripercorre la vita di 11 compagni d’infanzia accomunati solamente dall’esser stati protagonisti del suo primo film all’età di 10 anni.
La vita di tutti subisce una trasformazione obbligata a causa dello scoppio della guerra che li porterà a lasciare la loro città natale e che li obbligherà a continuare la propria vita in altri luoghi del mondo.
Mladen attraverso un percorso che diventa una catarsi personale ricerca e ritrova uno ad uno tutti i suoi vecchi amici che diventano di nuovo protagonisti del suo nuovo film.
Nel suo viaggio intorno al mondo il destino riunisce la vita di queste persone riportandole al loro passato e riunendoli nella città che loro malgrado avevano dovuto abbandonare. La catarsi del regista coinvolge anche i protagonisti che riescono a recuperare e in parte elaborare i ricordi della propria infanzia interrotta.
L’emozione che sprigiona il documentario per tutti i 145 minuti è immensa e non lascia un attimo di tregua. Alla fine non c’è bisogno di tante parole, tutto passa attraverso la pancia. Un film toccante e travolgente, il più bello visto finora.
Consigliatissimo!
Prima di questo film sul Red Carpet un bell’incontro con l’attore Branko Djuric, uno dei protagonisti del film premio oscar ‘No Man’s Land' e di molti altri e del regista Atom Egoyan, che riceverà il riconoscimento ‘Honorary Heart Of Sarajevo’.
Ad aprire la giornata un documentario straziante ‘Those who feel the fire burning’ di Morgan Knibbe per la giornata sui diritti umani.
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